Il nuovo e aggiornato Blog di Formalia!

Come leggere una busta paga e gli elementi che la compongono 

Cos’è e come leggere una busta paga per conoscere paga effettiva, tasse e contributi

Come leggere una busta paga in modo corretto? 

Chi svolge un lavoro dipendente è abituato a ricevere ogni mese il cedolino paga, o semplicemente busta paga: un documento che il datore di lavoro deve consegnare obbligatoriamente quando versa gli stipendi.  

Nella busta paga vengono riassunti tutti gli elementi relativi alla retribuzione, comprese le ritenute previdenziali e fiscali per le quali il datore agisce come sostituto d’imposta. Si tratta di un documento complesso, composto da varie voci, che per molti risulta difficile da comprendere e decifrare. 

Tuttavia saper leggere la busta paga è di fondamentale importanza perché il dipendente può accorgersi di eventuali errori o anomalie che possono penalizzare la sua retribuzione e di conseguenza la sua posizione fiscale. Può quindi, eventualmente richiedere una correzione di quanto corrisposto. 

Al tempo stesso è altrettanto importante per il personale addetto sapere come compilare una busta paga in modo corretto poiché, in caso di errore, il datore di lavoro potrebbe pagare somme non corrisposte o anche incorrere in sanzioni. 

Vediamo quindi da quali voci si compone e come leggere una busta paga.  

Riferimenti normativi per la compilazione della busta paga

Prima di spiegare nel dettaglio le voci che compongono la busta paga è bene citare i principali riferimenti normativi che sono: 

 – Legge n. 4/1953 impone l’obbligo al datore di lavoro di consegnare la busta paga al dipendente. 

 – Legge 12/1979 stabilisce che la compilazione della busta paga deve essere affidata a professionisti abilitati come consulenti del lavoro o commercialisti. 

 – Legge di Bilancio, l’ultima relativa al 2025 è la n. 207/2024, riporta le novità fiscali e contributive per l’anno di riferimento, come ad esempio la definizione delle detrazioni in base alle diverse fasce di reddito.

Come leggere una busta paga: le sezioni principali

Per capire come leggere una busta paga è necessario analizzare le molteplici voci che vengono indicate, le quali però possono essere riassunte in tre sezioni: 

 1. Intestazione: contiene i dati anagrafici del dipendente e del datore di lavoro, comprese la matricola INPS aziendale e la posizione INAIL; inoltre riporta il mese di competenza della retribuzione e gli elementi fondamentali caratteristici del rapporto di lavoro quali livello di inquadramento, qualifica, orario è full-time o la corrispondente percentuale di part-time in caso di attività lavorativa parziale. Nell’intestazione  si trovano anche le voci che compongono la retribuzione, quindi la paga base stabilita dal contratto collettivo di lavoro (CCNL) per qualifica e inquadramento, scatti di anzianità, eventuale indennità (di rischio, si trasferta, ecc) prevista dal contratto in quota fissa o variabile, superminimi e altri elementi fissi che sono altre somme fisse aggiuntive derivate dalla contrattazione individuale e collettiva. Infine viene specificato se la busta paga è oraria, calcolata sulle ore effettivamente lavorate, o su base mensile, che prevede una retribuzione fissa ogni mese.  

 2. Corpo: elenca tutte le competenze erogate per la retribuzione effettiva del dipendente quindi lavoro ordinario, straordinario, ferie o permessi goduti, indennità aggiuntive, eventuali bonus o rimborsi, assegni familiari, ratei di mensilità aggiuntive se liquidati mensilmente. Già nel corpo sono inserite le trattenute delle addizionali regionali e comunali e spesso anche tutte le altre trattenute di legge (IRPEF, contributi previdenziali, contributi verso enti bilaterali) 

 3. Parte finale: vi è il riepilogo dei dati fiscali e previdenziali quindi dei contributi INPS, INAIL trattenuti nonché dell’imposta IRPEF, sia lorda che al netto delle detrazioni fiscali appositamente indicate. Viene evidenziato il totale lordo, il totale delle trattenute e infine il netto busta paga. Dalla parte finale si evincono inoltre il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturato nel mese (in alcuni casi l’importo del TFR è riportato anche nel corpo come voce descrittiva), i ratei (ferie, permessi, ex festività) dell’anno precedente, quelli maturati nell’anno corrente, quelli goduti e quelli residui. Ogni busta paga inoltre presenta nella parte finale i progressivi annui relativi all’imponibile INAIL e quella dei contributi sociali, il totale di questi ultimi, l’imponibile IRPEF progressiva che costituisce il reddito accumulato dal dipendente, l’IRPEF lorda/detrazioni/IRPEF pagata progressive. 

Errori comuni nella compilazione della busta paga 

Diversi sono gli errori che possono essere commessi quando si compila una busta paga: 

 – calcolo errato delle ore di lavoro per il mancato conteggio di ferie o permessi; 

 – periodo di riferimento o dati anagrafici sbagliati; 

 – mancata inclusione o quantificazione errata delle voci accessorie come indennità, scatti di anzianità, bonus; 

 – errore nel calcolo delle trattenute fiscali e contributive.  

Saper leggere la busta paga è utile a evidenziare anomalie a tutela dei diritti del lavoratore che devono essere verificate per tempo: gli errori devono essere corretti entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento, prima che vengano versati i relativi contributi tramite pagamento degli F24. Questa tempistica evita che l’azienda vada incontro a problemi fiscali o possa incorrere in sanzioni.  

Chi deve compilare la busta paga?

Compilare una busta paga è responsabilità del datore di lavoro che può farlo in prima persona o può delegare tale compito ad un addetto paghe interno, ad un commercialista o ad un consulente del lavoro. Talvolta questa figura può coincidere con quella del responsabile dell’amministrazione del personale  

La scelta dipende dalle dimensioni dell’azienda, ma anche dalle esigenze specifiche del contesto in cui opera.    

La cosa certa è che la figura che si occupa della compilazione dei cedolini paga deve sempre essere aggiornata sulle ultime novità normative tributarie e fiscali relative al settore delle paghe e dei contributi.   

Proprio per questo Accademia Formalia ha inserito all’interno dell’offerta formativa il corso Elaborare una busta paga che si svolge online ed è aperto a professionisti e consulenti che intendono aggiornare le loro competenze in materia. Al termine del percorso viene rilasciato un attestato di frequenza e profitto che certifica le competenze acquisite.   

Accademia Formalia è un Ente di Formazione Professionale certificato UNI EN ISO 9001:2015 e accreditato presso la Regione Lombardia per i servizi alla formazione.  

Vorresti avere maggiori informazioni su questo o su altri corsi di Accademia Formalia? Visita il nostro sito, oppure contattaci!